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giovedì 21 novembre 2013

Testimonianza di un nostro fratello....

Pace e Bene a tutti.Oggi vogliamo condividere con voi la testimonianza di un giovane frate che da poco ha emesso la sua professione solenne ed è stato, poco dopo, ordinato Diacono. Preghiamo che il Signore susciti nei cuori di tanti giovani il desiderio di donarsi più radicalmente a Lui e ai fratelli.



“Grandi cose ha fatto in me l'onnipotente”


Dopo cinque mesi dalla mia partenza dal Franciscanum sono tornato ad Assisi per qualche giorno. In questi giorni ho sperimentato la bellezza dell'incontro con persone care e ho potuto riflettere sui doni che il Signore mi ha fatto negli anni che ho trascorso in questa comunità e, in modo particolare, negli avvenimenti degli ultimi mesi.

Questo anno è stato un anno molto particolare per me: a fine giugno ho concluso gli studi teologici in Assisi, il 21 luglio ho risposto in maniera definitiva alla chiamata del Signore con la professione solenne dei voti nella famiglia francescana conventuale e l'8 novembre sono stato ordinato diacono dall'Arcivescovo di Malta. Il Signore mi ha chiamato a seguire il suo Vangelo radicalmente e mi sta accompagnando nel mio cammino di sequela e di ministero. Non è facile esprimere la gioia che viene dalla consapevolezza di annunciare il suo amore e servire il mondo nel suo nome.

Chiedo a voi, lettori di questo blog, di lodare il Signore con me perché ha fatto nella mia vita grandi cose perché egli è Santo. Invoco su di voi la benedizione dell'Altissimo, dal quale viene ogni bene. 



fra Christian A. Borg OFM Conv.

2 commenti:

  1. Ciao a tutti, sono fra Pio Tindaro Bartucciotto, sono nato il 1 gennaio 1987, e sono uno dei 12 ragazzi che stanno vivendo l'anno di noviziato al Sacro Convento di Assisi, presso la tomba di S. Francesco. Fra Alberto mi ha chiesto di scrivere qualche riga per il blog, e io sono contento di poter condividere con voi in semplicità qualcosa delle meraviglie che il Signore opera nelle nostre vite, soprattutto in questo particolare anno di grazia che segna un passaggio forte e unico nella vita.
    Sono cresciuto in un piccolo paesino della campagna siciliana, vivendo molto tempo in parrocchia, preso dalle tante attività nei gruppi giovanili. Pur essendo sempre 'a pochi passi dal tabernacolo', non avevo ancora vissuto un'esperienza diretta e personale del Signore. Finché a 17 anni il nostro parroco ci propose un campo scuola ad Assisi, con i frati. In quell'occasione si sono condensate le varie tensioni della mia adolescenza, e il vaso ha traboccato; il Signore stava da tempo preparando quell'incontro, ma solo lì mi sono sentito guardato negli occhi da lui, accolto, amato. Ho sentito nel cuore chiaramente che tutto ciò che ero dipendeva da Lui, e che era la cosa più bella del mondo.
    Da quell'incontro forte è scaturito un cammino: ho chiesto ai frati di aiutarmi a capire che cosa stesse succedendo, e soprattutto di insegnarmi a stare con il Signore; in me era infatti chiara una sola cosa: ora che l'avevo trovato non volevo più lasciarlo! Due anni dopo, completata la maturità, ho deciso di dare a questa esperienza-relazione tutto lo spazio che meritava, e sono entrato in convento a Brescia per il postulato.
    Ora ho 30 anni, e guardandomi indietro posso solo lodare e adorare il mio Signore: questi anni che mi ha dato di vivere accanto a Lui sono stati una lunga strada di crescita, di conversione, di umanità. Una sua Parola in particolare mi aiuta a dire qualcosa di questo cammino: “Misericordia e verità s'incontreranno” (Sal 84,11). La mia esperienza di Lui è infatti essenzialmente questa: un Padre che mi ha conquistato con il suo amarmi gratuitamente, che ha saputo stupirmi e sedurmi con la sua imprevedibilità, e che lentamente mi ha aiutato (e un po' costretto) a incontrare il vero me stesso, a fare la fatica di guardare la vita con verità, e liberarmi di tanti pesi/difese che ognuno di noi erige attorno a se, per aprirsi alla Vita vera e libera con Lui.
    Questo è anche per me lo stile di Francesco: (a) un uomo che è veramente tale perché comprende e vive la propria miseria e umanità, e (b) lo può fare perché sperimenta l'amore infinito di un Padre, e quindi (c) vive il desiderio grande di accostarsi alla pari (per questo il nome 'frati minori') ad ogni uomo per condividere questo dono infinito.
    Ecco, con la grazia del Signore è questo ciò che, con i miei difetti e peccati, voglio tentare di vivere giorno dopo giorno. O almeno ci provo, e scopro che il resto lo fa Lui. A volte è difficile, a volte torno indietro invece che andare avanti, ma fra le difficoltà riesco a ringraziarlo (quasi) ogni sera, e questo mi dà la serenità di camminare ancora con Lui, su questa strada, che è in salita e fa sudare, ma porta a quella Croce che è salvezza!
    Il nostro caro papa ieri ai giovani qui ad Assisi ha detto (citazione libera a memoria): “non dovete avere paura delle scelte forti, controcorrente, impegnative; abbiate piuttosto paura della mediocrità!”. Allora vi chiedo una preghiera, per me, per i miei fratelli novizi, e per tutti quelli che si mettono in cammino dietro a Gesù, perché il Signore ci dia la fede e la forza per stare sempre nella sua strada, rifiutando ogni mediocrità e ogni 'accontentarsi'; perché ci aiuti ad accogliere noi stessi e ogni fratello come Lui ci accoglie.
    Pace e Bene
    Frà Bartucciotto Pio Tindaro
    Milazzo, lì 21.12.2017

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  2. Frà Pio Tindaro bartucciotto, dal 10 giugno 2011 è un diacono francescano e portavoce di nomadelfia in Sicilia.

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