Come avevamo scritto nel post precedente in questo mese di Settembre alcuni frati hanno emesso la loro professione solenne, cioè hanno rinnovato i loro voti promettendo di vivere per sempre in obbedienza, senza nulla di proprio ed in castità.
Avevamo lasciato la testimonianza di fr. Rocco, nostro confratello qui al Franciscanum, del tempo di preparazione ai Voti Solenni. Riportiamo ora la sua testimonianza a seguito dell'avvenuta Professione Solenne.
"Riprendo le parole di frate Francesco nelle quali riassumeva
la sua vita: “Laudatosìemì Signore” per descrivere il sentimento di gratitudine
che provo verso Colui che mi ha chiamato a seguirlo nella famiglia dei Frati
Minori Conventuali.
Con la Professione Solenne dei voti emessa Domenica 7
Settembre 2014 nelle mani del Custode provinciale fr. Francesco Celestino nella
Chiesa S. Bernardino in Amantea faccio parte pienamente di questa splendida
famiglia che mi ha accolto come figlio e fratello. Tra i frati in questi anni
di formazione ho sperimentato la paternità di Dio mediata dalla comunità unita
alla fraternità semplice, autentica e quotidiana.
Un cammino di discernimento che inizia da molto lontano, da
quando ho chiesto di interrompere gli studi nel Seminario “Pio XI” di Reggio
Calabria con il desiderio di conoscere meglio la via da seguire nella vita.
Dopo tre anni era ancora forte la domanda in me su cosa dovessi fare nella vita
e mi incontrai per caso con la figura del Poverello di Assisi. Questo incontro
pian piano mi segnò a tal punto da parlarne con fr. Paolo Sergi, mio
compaesano, che mi ha invitato a degli incontri vocazionali ad Amantea; era
Gennaio 2008. Ad Amantea venni accolto da fr. Pasquale Sergi e da fr. Francesco
Celestino. Feci ad Amantea il percorso di accoglienza di un anno, al termine
del quale entrai nella casa di Postulato di Benevento ad Ottobre 2008. A
Benevento i miei formatori furono fr. Raffaele Di Muro come Rettore nel primo
anno e fr. Emanuele Iovannella come rettore nel secondo anno. Il 17 Settembre
2010 ricevetti i panni della prova nella Cripta sepolcrale di S. Francesco ad
Assisi iniziando così l’anno di Noviziato presso il Sacro Convento di Assisi.
Il 3 Settembre 2011 nella Basilica di S. Francesco ad Assisi,
nelle mani del Custode di Calabria fr. Francesco Celestino ho emesso i voti
semplici. Finora il mio percorso formativo da post-novizio si è svolto nella
casa formativa “Franciscanum” di Assisi, avendo la possibilità di studiare
Teologia presso l’Istituto teologico di Assisi.
In questo lungo arco di tempo numerosi frati si sono fatti
miei compagni di cammino A loro la mia personale gratitudine, in particolare al
Custode fr. Francesco Celestino che mi ha seguito costantemente e paternamente
molto da vicino con un’attenzione speciale e quotidiana fino all’organizzazione
della celebrazione eucaristica della professione curata da lui nei minimi
dettagli. Sicuramente grazie a questo particolare, unito al clima fraterno
dell’intera custodia che, le numerose persone che vi hanno partecipato, hanno
definito la celebrazione “bella, armoniosa e familiare”.
Spero di poter ricambiare a lui ed agli altri frati quanto
finora è stato dato a me, rendendo la mia vita un dono a Dio ed alla fraternità.
Alla concelebrazione animata dal coro parrocchiale di
Cittanova “S. Giovanni Paolo II” numerosa è stata la
partecipazione dei frati della Custodia, delle comunità Gifra di Catanzaro Lido
e Castrovillari, della Comunità parrocchiale “S. Girolamo” di Cittanova guidati
dal parroco Don Giuseppe Borelli, delle comunità di preghiera di Cittanova
“Rinnovamento nello Spirito” e “Gesù Risorto”, della comunità parrocchiale “S.
Biagio” di Amantea . Gradita è stata anche la presenza del Sindaco di Amantea Dott.ssa
Monica Sabatino e del Sindaco di Cittanova Francesco Cosentino. Numerosi sono
stati i tanti amici che da ogni parte della Calabria e d’Italia sono venuti per
condividere questo momento di festa insieme alla nostra fraternità.
In particolare mi ha sorpreso l’affetto dei compagni di
cammino e di tanti laici che nei giorni precedenti e domenica mi ha circondato
nella preparazione della celebrazione, un affetto gratuito scaturito da una
libertà del cuore, che mi chiede di avere anch’io un cuore povero per poter
essere sempre libero di donarmi. Una libertà richiesta esplicitamente dal
custode durante l’omelia nella quale mi ha indicato la fraternità come luogo
teologico dell’incontro con Dio, facendomi rifare memoria dei momenti iniziali
della mia storia vocazionale quando bussai alla fraternità chiedendo di
incontrare il Volto di Dio nel volto “difficile” del fratello a somiglianza del
volto “sofferente” di Cristo.
Adesso inizia il cammino in questa fraternità, che per i
primi mesi mi riporta ad Assisi a completare il quinquennio teologico presso il
“Franciscanum” per poi ritornare in Custodia ed affidarmi a quanto Cristo mi
chiederà nella prossima obbedienza e pregare perché “desideri ciò che sappia
essere suo volere”.
fr. Rocco
Predoti ofm conv.
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