Noi a distanza di quasi ottocento
anni ricordiamo ancora in questo giorno la sua morte…
-No, aspetta! Ma sei proprio
sicuro? Guarda che S. Francesco è vivo!
-Ma che stai dicendo?
-Si, si, è proprio vivo! Non si
fa’ mica festa per uno che muore. Si fa festa per uno che vive.
Già, Francesco non solo ha Vissuto
(con la “V” maiuscola) i suoi anni sulla terra, ma adesso con Cristo Vive una
vita in pienezza e nella beatitudine.
Giotto, Francesco e sorella morte |
È per questo che Francesco chiamò
la morte “sorella”, perché gli avrebbe permesso di incontrare e abbracciare il
suo Signore. La morte non gli faceva più paura perché ormai gli stava alle
spalle e non più davanti. Francesco non si è affidato al Dio dei morti ma al
Dio della Vita.
Francesco è ancora vivo in tante
persone: è vivo in noi, suoi frati, che ci sforziamo, se pur da lontano, di
seguire le sue orme; è vivo in tante persone che vivono la sua spiritualità e i
suoi valori; è vivo perché parla al cuore di tanti giovani;
Giotto, San Francesco Glorioso |
è vivo perché è
vicino agli ammalati, ai poveri, ai rifugiati, a chi è nella guerra, a chi
vuole la pace, alle persone che sono di altre religioni; è vivo nel nostro Papa
Francesco, primo Papa che ha scelto il nome del poverello d’Assisi, e non solo
il nome; è vivo perché parla a chi cerca da troppo tempo la Misericordia di
Dio; è vivo perché vive in tante famiglie. Insomma, E' VIVO!
Vogliamo augurarvi una buona
festa di San Francesco e che nel vostro cuore, accanto a Cristo, viva anche il
Poverello d’Assisi. Buona festa a tutti dai frati del
Franciscanum.
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