Dal 30 marzo al 4 aprile la nostra comunità del Franciscanum ha vissuto l’esperienza degli esercizi spirituali. Questi sono per ognuno un momento di pausa dai ritmi quotidiani. È tempo sacro a Dio, tempo che Dio si sceglie per “parlare al cuore di ognuno”. Il beato Giovanni Paolo II descrive gli esercizi spirituali come “un’esperienza forte di Dio che nasce dall’ascolto della Parola. Ascolto che scende nella concretezza della vita, e con il silenzio, il raccoglimento, la preghiera e l’aiuto di una guida, ci dà la capacità del discernimento per purificare il cuore”.
Il
tema degli esercizi è stato: “Essere
missionari francescani oggi”. Questi sono stati animati da fra Domenico
Paoletti, che ci ha aiutato a meditare commentando il testo del buon samaritano
(Lc 10, 25-37). Il brano racchiude in sé molteplici dinamiche, in particolare
cosa vuol dire ‘farsi vicino’ al prossimo. Si tratta di un aspetto che richiama
lo stile missionario francescano, e cioè farsi vicino all’uomo di oggi nei vari
ambiti della vita, soprattutto in quella di fede. Questa parabola ci porta al centro
della vita cristiana: l’Amore che si protende verso gli altri. Con esso la
missione acquista il suo significato più profondo: amare ed abbracciare tutti.
San Francesco d’Assisi è modello del samaritano, che nell’episodio
dell’abbraccio del lebbroso diventa icona fortissima di questo amore che
accoglie tutti.
Le
giornate degli esercizi sono state scandite da due meditazioni quotidiane,
dall’Eucarestia, dalla preghiera comunitaria, e dal tempo per la riflessione
personale e il silenzio. Tale esperienza è stata per noi tutti un tempo di
grazia, uno ‘spazio’ per incontrare Dio nella storia entrando in noi stessi. Di
fronte a questo amore gratuito non resta che tacere e stupirsi, e come il
samaritano condividerlo con i fratelli nella gioia.
Buona
Pasqua
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