Ogni anno con il tempo della
Quaresima il cristiano è invitato a compiere, o meglio a ripercorrere le grandi
tappe della storia della propria salvezza, al fine di poter incontrare Dio e
fare esperienza di concreta della sua grazia, che si manifesta pienamente nella
Pasqua di Cristo Risorto.
Con lo stesso intento anche noi
frati del Franciscanum abbiamo vissuto questo temo provvidenziale di grazia.
Consapevoli, però, che l’iniziativa di tale esperienza rimane di Dio. È Lui che
in questo tempo viene incontro a noi, alle nostre attese, ai nostri drammi, e
con la sua parola annuncia ciò che ha compiuto e ancora vuole compiere di
giorno in giorno per noi e per la nostra liberazione.
Le esperienze vissute in questa
Quaresima 2013 ci hanno aiutato a scoprire di volta in volta il suo progetto di
salvezza tracciato per ciascuno di noi. Si è trattato di un itinerario iniziato
mercoledì, 13 febbraio, in Cattedrale con l’imposizione delle ceneri, e
compiutosi sabato notte, 31 marzo, con l’annuncio della Pasqua.
In questo spazio di tempo diverse
sono state le occasioni che ci hanno preparato all’incontro con Cristo Risorto.
Certamente, in questo cammino non è mancato l’impegno personale e comunitario a
una conversione del cuore e della mente, per amare e capire se stessi e gli
altri come fa Dio. le “pratiche quaresimali” che la Chiesa propone sono quelle
di sempre: preghiera, digiuno e carità, ma il modo di viverle e concretizzarle
le rendono ogni volta nuove e ne arricchiscono il significato. Per noi frati,
queste sono state la possibilità di vivere momenti particolarmente intensi
come: la pratica della “Corda Pia”, ogni venerdì pomeriggio alla basilica di s.
Francesco, con la quale abbiamo fatto memoria dell’evento delle stimmate nell’esperienza
di s. Francesco. Sempre di venerdì la possibilità di partecipare alle varie
“Via Crucis” preparate per le stradine di Assisi, assieme ai fedeli che di
volta in volta si univano in processione per la preghiera. da non dimenticare
le “Lectio divinae” guidate da
persone esperte della Parola e che ci hanno aiutato a ritrovare il gusto di
pregare con essa. Come anche l’incontro con fra Guglielmo Spirito che ci ha
introdotto alla Quaresima e il ritiro spirituale comunitario con fra Gabriele
Lupi. Altri eventi significativi sono stati il Capitolo della Custodia di
Assisi e l’esperienza di servizio offerta nelle basiliche, coi pellegrini,
durante i lavori capitolari: questi, anche se apparentemente “marginali”, sono
stati in realtà provvidenziali perché ci hanno posto in un atteggiamento di
docilità allo Spirito Santo.
Non da ultimo, dobbiamo ricordare
gli esercizi spirituali, animati quest’anno da fra Giancarlo Corsini sul tema «Essere frati minori». Gli spunti di riflessione
sono stati tanti e molto stimolanti: ci hanno permesso di riprendere il tema
dell’anno formativo in corso dalla prospettiva esperienziale, con continui
richiami alle situazioni di vita concreta e personale. Ebbene questi momenti,
arricchiti dalle liturgie del Triduo della settimana Santa, sono stati tutti
occasioni di grazia, che certamente hanno permesso a vivere con maggiore
intensità la Quaresima di quest’anno.
Il grande racconto della storia
della salvezza nella notte di Pasqua è anche il racconto delle nostre
situazioni di vita, dove possiamo fare esperienza di salvezza e incontrare
Cristo… dove? Quando? La veglia pasquale ci farà rispondere: in noi, ora e qui!
Auguri felici di una santa e serena Pasqua dai frati del Franciscanum!
Per il Franciscanum
Fr. Giovanni M. Nappo
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