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sabato 30 marzo 2013

Quaresima: storia della nostra salvezza


Ogni anno con il tempo della Quaresima il cristiano è invitato a compiere, o meglio a ripercorrere le grandi tappe della storia della propria salvezza, al fine di poter incontrare Dio e fare esperienza di concreta della sua grazia, che si manifesta pienamente nella Pasqua di Cristo Risorto.
Con lo stesso intento anche noi frati del Franciscanum abbiamo vissuto questo temo provvidenziale di grazia. Consapevoli, però, che l’iniziativa di tale esperienza rimane di Dio. È Lui che in questo tempo viene incontro a noi, alle nostre attese, ai nostri drammi, e con la sua parola annuncia ciò che ha compiuto e ancora vuole compiere di giorno in giorno per noi e per la nostra liberazione.
Le esperienze vissute in questa Quaresima 2013 ci hanno aiutato a scoprire di volta in volta il suo progetto di salvezza tracciato per ciascuno di noi. Si è trattato di un itinerario iniziato mercoledì, 13 febbraio, in Cattedrale con l’imposizione delle ceneri, e compiutosi sabato notte, 31 marzo, con l’annuncio della Pasqua.
In questo spazio di tempo diverse sono state le occasioni che ci hanno preparato all’incontro con Cristo Risorto. Certamente, in questo cammino non è mancato l’impegno personale e comunitario a una conversione del cuore e della mente, per amare e capire se stessi e gli altri come fa Dio. le “pratiche quaresimali” che la Chiesa propone sono quelle di sempre: preghiera, digiuno e carità, ma il modo di viverle e concretizzarle le rendono ogni volta nuove e ne arricchiscono il significato. Per noi frati, queste sono state la possibilità di vivere momenti particolarmente intensi come: la pratica della “Corda Pia”, ogni venerdì pomeriggio alla basilica di s. Francesco, con la quale abbiamo fatto memoria dell’evento delle stimmate nell’esperienza di s. Francesco. Sempre di venerdì la possibilità di partecipare alle varie “Via Crucis” preparate per le stradine di Assisi, assieme ai fedeli che di volta in volta si univano in processione per la preghiera. da non dimenticare le “Lectio divinae” guidate da persone esperte della Parola e che ci hanno aiutato a ritrovare il gusto di pregare con essa. Come anche l’incontro con fra Guglielmo Spirito che ci ha introdotto alla Quaresima e il ritiro spirituale comunitario con fra Gabriele Lupi. Altri eventi significativi sono stati il Capitolo della Custodia di Assisi e l’esperienza di servizio offerta nelle basiliche, coi pellegrini, durante i lavori capitolari: questi, anche se apparentemente “marginali”, sono stati in realtà provvidenziali perché ci hanno posto in un atteggiamento di docilità allo Spirito Santo.
Non da ultimo, dobbiamo ricordare gli esercizi spirituali, animati quest’anno da fra Giancarlo Corsini sul tema «Essere frati minori». Gli spunti di riflessione sono stati tanti e molto stimolanti: ci hanno permesso di riprendere il tema dell’anno formativo in corso dalla prospettiva esperienziale, con continui richiami alle situazioni di vita concreta e personale. Ebbene questi momenti, arricchiti dalle liturgie del Triduo della settimana Santa, sono stati tutti occasioni di grazia, che certamente hanno permesso a vivere con maggiore intensità la Quaresima di quest’anno.
Il grande racconto della storia della salvezza nella notte di Pasqua è anche il racconto delle nostre situazioni di vita, dove possiamo fare esperienza di salvezza e incontrare Cristo… dove? Quando? La veglia pasquale ci farà rispondere: in noi, ora e qui! Auguri felici di una santa e serena Pasqua dai frati del Franciscanum!
Per il Franciscanum
Fr. Giovanni M. Nappo



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