Carissimi amici, pubblichiamo oggi e nelle prossime settimane, delle piccole riflessioni proposte da Fra Martin, sul Vangelo di queste tre Domeniche del Tempo di Avvento. Fra Martin ci offre un collegamento molto bello tra il Vangelo e il tema dello "sguardo".
Buona Meditazione!
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio"
Nelle riflessioni sui Vangeli domenicali
dell'Avvento mi soffermo sul tema dello “sguardo”, del “vedere”, “guardare”. Questa tematica è poco conosciuta, tuttavia significativa nei Vangeli d'Avvento.
In vari modi c'entra la questione del “vedere”, avvolte anche molto forte
perché tocca la base del nostro essere cristiani: il silenzio, la
contemplazione, le relazioni.
Noi possiamo vedere, guardare, perché Dio per
primo ci ha rivolto il suo sguardo: nella creazione Dio rivolge all'uomo lo
sguardo: “Dio vide che era cosa molto buona” (Gn 1, 10).
Attraverso lo sguardo si può riconoscere e scrutare la profondità dell'altro,
sperimentare l'apertura verso il
prossimo, verso Dio.
Con l'avvenimento del peccato il nostro
sguardo si è offuscato, è diventato opaco. A causa del peccato l'uomo è colpito
nella sua capacità di vedere le cose, cioè è ridotta la capacità di conoscere e
di riconoscere Dio. In un certo senso la dimensione contemplativa si spegne.
Il
peccato comporta sempre la morte perché devasta la relazione con Dio.
Ma Dio è
il Dio della vita...
Nel tempo santo dell’Avvento ricordiamo la
venuta di Gesù tra noi. Gesù arriva – questo è sicuro. Ma lo vediamo? Vogliamo
vederlo? Siamo capaci di vederlo?
Dicevamo che il nostro sguardo si è offuscato.
Noi possiamo togliere questo velo dai nostri occhi. Non da soli però! Mettiamoci
davanti a Lui, nell'adorazione della sua presenza sacramentale, nella
preghiera, nel silenzio. Magari anche con un esame di coscienza, preparandoci
al sacramento della riconciliazione: la verità ci fa liberi! Fare verità con te
stesso ti libera dal velo del peccato che ti impedisce l'incontro con Gesù.
La fede è la strada sulla quale Cristo ci
corre incontro. “Preparate la via del Signore” ci ammonisce Giovanni Battista
nel Vangelo di questa Domenica.
È la confessione la via privilegiata
dell'incontro con Gesù, perché, riconoscendo te stesso e chiedendo il perdono a
Cristo, questo velo di acciaio causato dal peccato comincia a cessare. E quando
il sacerdote imporrà le mani nell'assoluzione questo velo sarà spezzato,
distrutto, non esisterà più: potrai alzare lo sguardo e guardare oltre: si aprirà
la scia verso il Cielo e incontrerai lo sguardo misericordioso di Gesù Cristo.
Lui ti guarda, ti riconosce perché strappato dal peccato e dalla morte, ormai
appartieni solo a Lui.
E guardandoti, Dio ti vede nella tua vita
nuova – e “vede" che sei cosa molto buona...
fra Martin
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