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domenica 8 maggio 2016

ASCENSIONE: ... ESSERE RISOLLEVATI DALLA SPERANZA!

Carissimi amici, pubblichiamo la riflessione di fra Luca Marcattili sul Vangelo di questa Domenica, solennità dell'Ascensione. Una domenica in cui celebriamo il mistero che riempie la nostra vita di gioia vera e di Speranza... da testimoniare al mondo intero! Buona lettura!


Il Signore vi dia Pace!
In questa domenica la liturgia ci presenta l’Ascensione di Gesù al cielo raccontata dall’evangelista Luca. Mi piace partire dalla fine di questo brano quando si dice che dopo l’ascensione di Gesù al cielo i discepoli “tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio”. E’ interessante notare come questo sia non solo il finale di questo brano domenicale, ma anche di tutto il vangelo di Luca, un finale positivo ed entusiasmante, che ci appare quasi incredibile se vediamo a come le cose stavano andando fino a poco prima.
Ma perché cosi tanta gioia? Gesù non si è forse allontanato da loro definitivamente? Che motivo c’è di essere così felici se non potranno più vederlo in carne e ossa? Inoltre questa felicità incontenibile sembra quasi una contraddizione rispetto al loro atteggiamento precedente, quando dopo la morte in croce del loro Rabbì, erano invece tristi ed impauriti.
Cosi viene sinceramente da chiedersi: sono forse schizofrenici? Oppure è cambiato qualcosa? Tanti interrogativi mi sorgono nel cuore leggendo questa pagina, eppure so che una risposta c’è a tutte queste domande. E credo che stia in una parolina tanto semplice quanto profonda: speranza!
Si, quella speranza che è il vero carburante della vita, che è ciò che ci fa capire che quando tutto sembra finito invece c’è ancora un’altra possibilità che ci viene data (notare bene: CI viene data, non ce la diamo da soli!). E chi da ai discepoli questa speranza, questa vita rinnovata, è colui nel quale avevano riposto ogni loro precedente aspettativa (che non è speranza anche se a volte ci illudiamo che lo sia), colui che credevano perduto per sempre e che invece è tornato alla vita, e che in fondo è tornato per loro e anche per noi!
E cosi esplode la gioia, perché la Risurrezione non può non essere gioia, non può non essere vita che si rinnova, ma che si rinnova da un seme che sembrava morto, distrutto … questa è speranza: sapere che dopo quella che sembrava la fine, in verità c’è un nuovo inizio che ci attende … e come può questo non trasformare il cuore?
Cosi l’Ascensione è sicuramente un nuovo saluto, ma non un addio; i discepoli sanno infatti che il tempo che ora vivranno è solo un’attesa momentanea prima di poter stare per sempre con colui che amano, un tempo che richiede però un impegno attivo da parte loro e cioè di far conoscere a tutti la propria eccezionale esperienza, quanto hanno essi hanno vissuto. E’ Gesù stesso che lo ordina loro, mentre invece lo Spirito Santo sarà colui che li accompagnerà in questa missione di annunciare ad ogni uomo e donna che la speranza ha vinto sulla disperazione, che Dio in Cristo ha trionfato sulla morte!

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