Carissimi Amici, ecco il quarto ed ultimo articolo di
Fra Daniele Sciacca sul logo della misericordia. Questa volta ci descrive il
particolare della mandorla.
Buona lettura!
Oggi, attraverso questo
quarto ed ultimo articolo dedicato al logo della misericordia, vogliamo
scoprire la ricchezza dell’ultimo simbolo: la
mandorla!
Tutta la scena, infatti,
si svolge all'interno di una mandorla. È una forma ovale formata dalla
sovrapposizione di due cerchi. Nell'iconografia cristiana essa richiama la compresenza delle due nature, divina e umana,
in Cristo.
Il
mandorlo, poi, è un albero tipico dei paesi mediterranei che è tra i primi a
regalarci i suoi fiori bianchi, dunque un simbolo di nuova vita e di fertilità,
proprio ciò che riceviamo quando Dio ci perdona con il sacramento della
riconciliazione.
Il colore
blu è il colore che rappresenta l’umanità, il colore dell’uomo. È lo stesso
colore del cielo. Infatti l’uomo è l’unica creatura che è stata creata con,
dentro di sé, il desiderio di aspirare al “cielo”, a Dio.
Se
guardiamo bene possiamo notare una gradazione del colore: dal blu scuro
all'azzurro. È possibile dare due interpretazioni:
1)Può significare
il cammino che Cristo fa compiere ad ogni uomo o donna che si fida di Lui: con
la sua incarnazione Cristo ci solleva dall'oscurità del peccato e della morte e
ci conduce nella luce del suo amore e del suo perdono.
2)Il
secondo significato può essere quello del cammino che Cristo fa compiere
all'anima di ogni credente. È un richiamo a santi come S.
Giovanni della Croce o S. Teresa d’Avila, e alla loro spiritualità che interpreta il cammino
dell’anima come un percorso progressivo, ad es. attraverso le stanze di un castello, dalla più
esterna alla più interna, dove la conoscenza del mistero di Dio-amore e di Dio-misericordia diventa sempre più profonda (cfr. “Il Castello Interiore” di S.
Teresa d’Avila).
Possiamo, così. contemplare in
Gesù Cristo, non solo come Dio si è fatto uomo, ma anche come l’uomo si è fatto
Dio. Cioè possiamo contemplare in Lui un’umanità pienamente realizzata
nell'amore e nella comunione con il Padre, proprio come era stata pensata
all'inizio della creazione. Guardiamo allora a Cristo e lasciamoci divinizzare anche noi a sua immagine.
Santa Pasqua del
Signore a tutti voi!
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