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sabato 20 febbraio 2016

IL VOLTO CHE DONA VITA

Carissimi amici, condividiamo con voi la riflessione di fr Luca
sul Vangelo di questa seconda Domenica del Tempo di Quaresima.
Buona meditazione e buona Domenica!


Carissimi Amici, il Signore vi dia Pace!
In questo tempo di Quaresima, cammino di preparazione alla Pasqua, la liturgia di questa Domenica ci propone il brano della Trasfigurazione di Gesù, secondo il Vangelo di Luca.
Un testo veramente importante perché rivela la Gloria di Gesù, Figlio di Dio, attraverso alcuni elementi molto significativi, come il suo volto che cambia d’aspetto e la veste che diviene candida e sfolgorante.
La magnificenza dell’aspetto, però, non è l’unico elemento indicativo di questa Gloria, in quanto accanto a Gesù, appaiono anche le figure di Mosè ed Elia, i quali rappresentano rispettivamente la legge e i profeti. Essi iniziano a conversare con Gesù, preannunciandogli il suo esodo, vale a dire ciò “che stava per compiersi a Gerusalemme”: la sua passione e morte violenta.
Questa manifestazione vuole dirci che solo nell’evento della Risurrezione gloriosa possiamo comprendere la vera identità di Gesù: egli è il Messia, colui che portando a compimento le Scritture (la legge e i profeti), realizza la speranza e la salvezza d’Israele.
Tutto ciò però non viene compreso dai discepoli lì presenti, in particolare da Pietro, il quale si fa attrarre più dallo splendore della visione che dal suo significato più profondo. Successivamente, infatti, lo stesso Pietro, nell’ora della passione del Maestro, finirà per rinnegarlo, mosso dalla paura e dalla vigliaccheria.
Quanto accaduto a Pietro costituisce un monito per ognuno di noi, in quanto ci ricorda che non basta fermarsi alle apparenze della Trasfigurazione, fatte di grandezza e maestosità, ma è necessario andare al cuore della Gloria di Dio, una Gloria fatta di umiltà, di abbassamento, di obbedienza. Questi atteggiamenti condurranno Gesù al dono della vita per amore: amore verso il Padre, che dalla nube proclama con forza ad ognuno di noi: “Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo”.
L’invito che ci viene rivolto è di metterci in ascolto del Signore Gesù, fiduciosi di poter partecipare alla sua Gloria, e trovare in essa la vera vita.

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