Carissimi amici, condividiamo con voi la riflessione di fr Luca
sul Vangelo di questa seconda Domenica del Tempo di Quaresima.
Buona meditazione e buona Domenica!
sul Vangelo di questa seconda Domenica del Tempo di Quaresima.
Buona meditazione e buona Domenica!
Carissimi
Amici, il Signore vi dia Pace!
In
questo tempo di Quaresima, cammino di preparazione alla Pasqua, la liturgia di
questa Domenica ci propone il brano della Trasfigurazione di Gesù, secondo il
Vangelo di Luca.
Un
testo veramente importante perché rivela la Gloria di Gesù, Figlio di Dio, attraverso
alcuni elementi molto significativi, come il suo volto che cambia d’aspetto e
la veste che diviene candida e sfolgorante.
La
magnificenza dell’aspetto, però, non è l’unico elemento indicativo di questa Gloria,
in quanto accanto a Gesù, appaiono anche le figure di Mosè ed Elia, i quali
rappresentano rispettivamente la legge e i profeti. Essi iniziano a conversare
con Gesù, preannunciandogli il suo esodo, vale a dire ciò “che stava per
compiersi a Gerusalemme”: la sua passione e morte violenta.
Questa
manifestazione vuole dirci che solo nell’evento della Risurrezione gloriosa possiamo
comprendere la vera identità di Gesù: egli è il Messia, colui che portando a
compimento le Scritture (la legge e i profeti), realizza la speranza e la
salvezza d’Israele.
Tutto
ciò però non viene compreso dai discepoli lì presenti, in particolare da Pietro,
il quale si fa attrarre più dallo splendore della visione che dal suo
significato più profondo. Successivamente, infatti, lo stesso Pietro, nell’ora
della passione del Maestro, finirà per rinnegarlo, mosso dalla paura e dalla
vigliaccheria.
Quanto
accaduto a Pietro costituisce un monito per ognuno di noi, in quanto ci ricorda
che non basta fermarsi alle apparenze della Trasfigurazione, fatte di grandezza
e maestosità, ma è necessario andare al cuore della Gloria di Dio, una Gloria
fatta di umiltà, di abbassamento, di obbedienza. Questi atteggiamenti
condurranno Gesù al dono della vita per amore: amore verso il Padre, che dalla nube
proclama con forza ad ognuno di noi: “Questi è il Figlio mio, l’eletto;
ascoltatelo”.
L’invito
che ci viene rivolto è di metterci in ascolto del Signore Gesù, fiduciosi di
poter partecipare alla sua Gloria, e trovare in essa la vera vita.
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