Frati in cammino - YouTube

venerdì 15 aprile 2016

SEGUIMI!

Carissimi Amici, sempre in occasione della 53a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, pubblichiamo un articolo scritto da Fr Antonio Parisi, portavoce di un invito che corre nelle strade degli uomini da più di duemila anni. Buona lettura!


Anche oggi, come duemila anni fa, il Signore continua a sussurrare con dolcezza e a pronunciare con amore, nel cuore di tanti giovani una delle parole più forti e impegnative: Seguimi!
Questo imperativo esprime tutta la sconvolgente portata dell’Amore di un Dio che prende l’iniziativa e continua a cercare l’uomo, a coinvolgersi nella sua storia, perché ha scelto da sempre di entrare in relazione con lui, per diventare con lui una sola cosa.
Seguimi è innanzitutto l’invito dolce ad una relazione intima e personale con Lui. Egli, infatti, cerca l’incontro con te, cerca spazio e accoglienza nel tuo cuore, perché vuole donarsi totalmente a te, vuole abitare la tua vita, vuole te. Seguimi, prima ancora che esprimere l’invito di Gesù a stare con Lui, rivela soprattutto il suo appassionato desiderio di stare con te per condividere con te tutto. Questa esperienza sconvolgente è a fondamento e principio della sequela di Gesù, è quel “tesoro” scoperto che ti spinge a lasciare tutto per stare con Lui, il vero Tutto della tua vita. Questa relazione diventa la tua nuova vita, una vita in … con … di Lui.
Seguimi è, ancora, un invito libero e liberante: libero da schemi umani che vorrebbero cogliere una logica razionale nell’agire di Dio. non sapremo mai perché Dio chiama alcuni e non altri, e proprio per questo possiamo dire che Dio sceglie liberamente, Anche io, un tempo, ho detto a Dio “perché proprio io?”, e ogni tanto anche oggi, gli ripeto: “sei stato proprio folle a fidarti di me!”. Si, Dio è libero da condizionamenti e, per questo, avere a che fare con Lui diventa liberante, perché Lui è uno specialista dell’impossibile, dell’off limits, dell’“andare oltre”, del rischiare, del perdere tutto, del fidarsi, dell’andare contro corrente.
Il suo invito è libero, perché Dio è fedele alle sue promesse e i suoi doni sono irrevocabili. Perciò Dio attende la tua risposta, sa rispettare e attendere i tuoi tempi, perché conosce le tue resistenze, le tue paure, i tuoi limiti, ma conosce anche e più di te la tua immensa sete di Lui, il tuo desiderio di autenticità, la tua passione per la vita. Egli da sempre sta alla tua porta e bussa… e non si stancherà di farlo! Egli da sempre ti ha pensato e amato… e non smetterà mai di farlo! Dio è libero, perché nel dirti “se vuoi..” ha messo in conto i tuoi “no”, i tuoi rifiuti e non si è arreso di fronte ad essi, ma ne ha fatto un motivo per amarti ancora e sempre di più. Solo questo Amore così liero è capace di liberare l’uomo che è dentro di te, il desiderio più profondo che ti abita, quel desiderio che è capace di rendere la tua vita un dono libero e gratuito.
A te che forse sei abituato a programmare tutto nei minimi dettagli la parola Seguimi può suonare come:
-“sconvolgente”, poiché come un terremoto sembra distruggere tutto ciò che con fatica hai costruito. Lo sarà pure, ma perché non chiederti cosa il Signore vuole costruire oggi con te?
-“scandalosa”, poiché anche tu sei consapevole delle tue miserie e debolezze. Eppure, nonostante Dio le conosca bene, per Lui non sono un problema. Quanta follia ha il Signore a fidarsi ancora di me? di te? E di follia ne ha da vendere!
-“invadente”, poiché sembra violare la tua libertà… Sarà anche vero, ma è pur vero che l’amore per sua natura è traboccante e ha bisogno di essere comunicato, ha bisogno di raggiungere, di “toccare” l’altro. Anche io ho detto a Dio “lasciami in pace!”, ma poi ho capito che ero io a fare violenza a Dio, perché volevo impedirgli di amarmi. È vero, abbiamo u grande bisogno di essere amati, ma quanta fatica facciamo a lasciarci amare! Quante corazze per difenderci da un desiderio di amore che potrebbe renderci deboli, quanta acqua su un fuoco che non vuole smettere di bruciare e che chiede alla tua vita di consumarsi…
-“scomodante”, poiché in fondo - tutto sommato - stai bene così. Forse l’ennesima bugia che nega la tua profonda insoddisfazione, il tuo senso di vuoto, la mediocrità di cui ti stai accontentando. Se solo riuscissi ad ascoltare la tua insoddisfazione!... Ti aiuterebbe certamente a metterti in ricerca, a lasciare le tue zavorre, a rompere le tue catene e “prendere il largo” verso l’“Oltre” che ti sta aspettando.
A te giovane che sei stato raggiunto dall’invito di Gesù “Seguimi” auguro di metterti in ascolto della Sua voce e di non rinunciare a quanto il Signore vuole sognare e realizzare con te.        
                                                                                                     Fr. Antonio M. Parisi


1 commento:

  1. Cari fratelli, vorrei lasciare la mia testimonianza circa la giornata di preghiera per le vocazioni di domenica. Ero in vacanza ad Assisi questo week end con due mie amiche, aspettavo da tempo questo viaggio ma non pensavo di viverlo così. Da una settimana mi sentivo triste e spenta mi sembrava di non avvertire più la presenza del Signore, la mia preghiera così spontanea e naturale era diventata forzata e quasi inesistente ma non capivo il motivo di questo improvviso deserto e solitudine.
    La domenica mattina mi sono recata nella Basilica di San Francesco e mentre attendevo la messa delle 9 sono andata verso Gesù crocifisso, ho visto che sulla sinistra c'era il Lezionario aperto e mi sono avvicinata. Ho letto il Vangelo del giorno che parlava del nostro Pastore Gesù e delle sue pecorelle che riconoscendo la sua voce lo seguono, poi nell'altra pagina c'erano le parole del salmista: "ha sete di te Signore l'anima mia". Subito dopo ho sentito qualcosa risvegliarsi dentro di me e mi sono rivolta a Dio in preghiera: "Signore sei arrivato nella mia vita come un fulmine e adesso mi abbandoni così, la mia anima ha sete di te! .. Ti prego torna! Ma se questo deserto che sento serve a rafforzare la mia Fede e a farmi trovare la strada allora io ti ringrazio!
    Nella messa delle 9 il sacerdote ha iniziato l'omelia dicendo che quella era la giornata di preghiera per le vocazioni, io non ne ero neanche a conoscenza. Poi che Gesù ha disegnato un posto per noi e ci invita a stare nel palmo della sua mano dove scrive il nostro nome.. Che meraviglia! Durante l'Eucarestia il mio cuore ha iniziato di nuovo a vibrare, grazie alla tempestività delle mie amiche sono riuscita anche ad avere un colloquio con fratello Giovanni, non ho un suo contatto quindi approfitto per ringraziarlo qui e se leggerà capira'. Le sue parole nell'omelia e il colloquio con lui hanno confermato la mia vocazione, il mio cammino sarà lungo, non so dove andrò ma ho la certezza che Cristo ci chiama ad amare e che la mia vita sarà in lui e per lui!
    Vicini in Gesù vi auguro di continuare il vostro cammino con la benedizione di Dio Padre.. Un abbraccio.
    Debora

    RispondiElimina