Carissimi Amici, condividiamo con voi la riflessione di fr Rosario Terranova sul Vangelo di questa quinta Domenica di Pasqua. Dio vuole fare di noi la sua "dimora".
Dal
vangelo di oggi vorrei prendere due elementi che emergono. Uno è quello della
Gloria, usato cinque volte in appena due versetti. L’altro elemento è quello
dell’amore, che si trova quattro volte in altri due versetti.
Cos’è
questa “Gloria”? Perché il “comandamento dell’Amore” viene chiamato “nuovo” da
Gesù? C’è un collegamento tra Gloria e Amore? E tutto ciò che può dire alla
nostra vita? Proviamo a vedere un po’!
Per
comprendere cos’è la Gloria può aiutarci
ricordare alcuni brani dell’Antico Testamento dove si parla, ad es. di una nube
che copre la tenda del convegno dove stava l’arca dell’alleanza (Es 40, 34), oppure
ad una colonna di fuoco, ecc. In tutte le occasioni narrate in questi brani si
parla di Gloria di Dio. Questa Gloria sta ad indicare che Dio decide di
prendere dimora in mezzo al popolo che si è scelto e manifesta questa gloria
quando intende liberarlo da schiavitù. Non a caso, nei racconti della nascita
di Gesù a Betlem, cioè quando Dio viene ad abitare in mezzo agli uomini per donare loro libertà, gli
Angeli cantano “Gloria a Dio…” (Lc 2, 14).
Il
secondo elemento è l’Amore. Dobbiamo, però, inserire queste parole nel contesto dei
discorsi di addio che Gesù rivolge ai suoi discepoli, a poche ore dalla sua
morte. Inoltre ne parla proprio subito dopo che Giuda ha deciso di consegnarlo,
di tradirlo.
Gesù
dice “amatevi”, dice “amatevi gli uni gli altri”! E fin qui è tutto ok. Cose
ben sapute anche dall’Antico Testamento. Ma dove sta la novità? Perché
“comandamento nuovo”? La risposta sta in quel piccolo “come Io vi ho
amati”. Infatti Gesù ama per primo, non pretende il contraccambio, è un amore
gratuito. Gesù ha amato Giuda anche nei momenti in cui lo stava
consegnando. Il suo è un amore che non si ferma davanti al tradimento e nemmeno
davanti alla morte. Coloro che si amano con questo amore, in maniera
vicendevole, sono discepoli, da questo lo riconosceranno.
C’è
un collegamento tra Gloria e Amore? Forse si! Ogni volta che accogliamo l’amore che Dio
ci dona e lo mettiamo in circolo tra noi, Dio viene ad abitare in mezzo a noi,
Dio pone la sua dimora in mezzo a noi, la sua "gloria". Questo è il cielo nuovo e la terra nuova di cui
parla il libro dell’Apocalisse che leggeremo nella seconda lettura della
messa. Nello stesso brano si dice “Ecco
la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi
popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio”.
Ma
nella celebrazione Eucaristica facciamo esperienza concreta di tutto quello che
abbiamo detto: Dio viene ad abitare in mezzo a noi, prende dimora in un piccolo
pezzettino di pane con il desiderio di stare con i suoi figli e liberarli dalle
loro schiavitù. In questo modo dimostra quanto è grande il suo amore per noi, al punto da
donare il suo corpo e il suo sangue per noi!
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